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Nizza 2018

Andrea Andò, III D Liceo Classico Europeo        

Siamo partiti, 25 ragazzi, pronti ad affrontare un'esperienza, un viaggio, uno scambio culturale con dei coetanei francesi. I giorni precedenti la partenza sono stati caratterizzati da tante aspettative, prospettive, ma anche tante paure e ansie. Le domande che tutti ci siamo posti, prima di salire a bordo dell'aereo, sono state le seguenti: "Come saranno le famiglie? I nostri corrispondenti saranno simpatici? Ma, soprattutto, riuscirò a farmi capire?"
Dopo 4 ore di viaggio, tra scali e lunghe camminate, siamo arrivati al "Lycée Honoré d'Estienne d'Orves". Lì, abbiamo affrontato le nostre paure e timidezze, incontrando i corrispondenti. Fortunatamente, quasi tutti si sono dimostrati simpatici e disponibili nei nostri confronti. Dopo aver pranzato alla mensa della scuola e aver passato 2 ore con loro, siamo partiti alla scoperta di Nizza.

Abbiamo visitato la Promenade des Anglais, passata agli onori della cronaca a causa dell'attentato terroristico del 2016. Poi, abbiamo ammirato e fatto una foto del Musée Masséna, vecchia casa di villeggiatura del generale Masséna. Ma come non citare l'albergo di lusso, solamente 5 stelle, "Hôtel Negresco". Infine, abbiamo visitato una chiesa in stile inglese, con l'adiacente cimitero britannico. Grazie alle spiegazioni della guida, abbiamo capito come Nizza sia costituita da tre diversi stili: francese, italiano e inglese. Dopo aver camminato a lungo, presi dalla stanchezza e dalla fame, abbiamo "assaltato" una boulangerie, gustando alcune specialità francesi. La sera, tornati a scuola, abbiamo superato il secondo grande scoglio, la famiglia, incontrando i genitori. Arrivati a casa loro, abbiamo cenato e siamo andati a letto. Martedì, abbiamo preso il treno e siamo partiti alla volta di Monaco. Lì, abbiamo visitato il Palais Princier, dimora ufficiale del Principe Alberto di Monaco e il Museo oceanografico, dove siamo rimasti estasiati davanti alle grandi vasche di pesci. Alle 12 in punto, abbiamo goduto dello spettacolo del cambio della guardia e, dopo aver pranzato, siamo andati a comprare qualche souvenir. La città era talmente perfetta, ordinata e pulita che a molti è sembrata utopica, quasi "surreale". L'indomani, abbiamo visitato Nizza antica, passeggiando per le stradine del centro storico e visitando la bellissima cattedrale. Tra i vari negozietti, abbiamo comprato delle specialità di street food, quali frittelle di cipolla, e la Socca (pastella di farina di ceci), dal sapore simile alle panelle palermitane. Il pomeriggio, lo abbiamo trascorso insieme ai nostri corrispondenti: qualcuno è andato al bowling, qualcun altro, invece, ha fatto shopping o è andato a prendere qualcosa di tipico. Purtroppo, non è tutto rose e fiori... e giovedì la pioggia e la grandine hanno fatto sì che venisse emanata allerta meteo, pertanto i nostri piani sono cambiati. Le professoresse hanno pianificato una nuova giornata: la mattina, abbiamo visitato la cattedrale ortodossa russa, costruita su commissione dello Zar Nicola II per i tanti nobili russi che villeggiavano a Nizza; dopo pranzo abbiamo seguito le lezioni insieme ai nostri corrispondenti. Un momento fondamentale, poiché abbiamo potuto comprendere le grandi differenze che vi sono tra il sistema scolastico italiano e quello francese. Venerdì mattina ci siamo recati a Cannes, famosa per il suo Festival che quest'anno inizierà l'8 maggio. Lì, abbiamo scattato una foto davanti al palazzo dei congressi, che ogni anno ospita il Festival del cinema. Poi, abbiamo fatto una passeggiata sul lungo mare e, dopo aver ammirato le vetrine dei negozi d'alta moda, il nostro sguardo è caduto sul lussuoso hotel "Carlton". Il pomeriggio, insieme ai nostri nuovi amici, abbiamo visitato il parco archeologico "Cimiez", nel quale sono presenti i resti delle rovine romane e il Museo Matisse, dedicato al pittore fauviste. Abbiamo trascorso l'intero fine settimana con i nostri corrispondenti. Momenti fondamentali in questo viaggio, poiché abbiamo potuto condividere 24 ore su 24 le nostre esperienze, abbiamo potuto visitare nuovi luoghi e assaggiare nuovi piatti. L'ultimo giorno, ci siamo svegliati con una grande tristezza nel cuore legata al nostro rientro in Italia. La mattina siamo andati ad Antibes e abbiamo visitato l'antica fortezza francese e il centro storico. Proprio sulla spiaggia di Antibes è sbarcato Napoleone alla riconquista della Francia, che durerà solo cento giorni. Dopo esser tornati a scuola e aver preso le valigie, insieme alle nostre nuove "seconde" famiglie siamo andati in aeroporto. Ci siamo salutati e, con le lacrime agli occhi, ci siamo detti "à très bientôt". Molti di noi adesso si stanno organizzando per tornare a Nizza in estate e ricondividere il proprio tempo con i nuovi amici.
Vorrei concludere con una citazione di Sant'Agostino, che racchiude alla perfezione l'essenza dello scambio culturale: "Il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina".

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